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Riscoprire la forza nella nostra fragilità

Resilienza, dal latino resiliens -entis, è la forza con la quale si affrontano le difficoltà, superando gli ostacoli e traendone insegnamento.

Una parola molto diffusa, forse anche un po’ sciupata. Ma ora è il momento di misurarla, la nostra resilienza.

Ognuno di noi percorre la propria vita come fosse una strada, un passo dopo l’altro, in alcuni tratti di corsa, in altri passeggiando e godendoci il paesaggio.
Durante il tuo viaggio sperimenti le sensazioni umane, impari a conoscere ciò che ti circonda, costruisci ideali, pensieri, punti di vista. Una delle sfide più difficili che puoi affrontare è imparare a conoscere te stesso, comprenderti, ma soprattutto perdonarti. Man mano che conosci il resto, definisci sempre più il tuo io interiore, scoprendoti talvolta fragile, senza però cogliere la forza primordiale che si nasconde dietro un’apparente debolezza.

 

Sembra quasi un paradosso, un ossimoro.

Come può la fragilità nascondere forza?

 


La forza si nasconde nei piccoli gesti, nei piccoli passi che ogni giorno decidi di compiere, per liberarti dalla morsa velenosa della rassegnazione e sottomissione ad uno stato di immobilità, soprattutto mentale.

Se camminassi lungo un sentiero per raggiungere una meta e ad un tratto ti trovassi davanti un grande masso, cosa faresti? Rimarresti fermo, rinunciando alla tua meta, perdendo per sempre la possibilità di raggiungerla, oppure inizieresti ad ingegnarti per superare l’ostacolo e andare avanti?

Le sfide che la vita pone sono proprio come quel grande masso: accettare il fatto che nessuno di noi può avere il controllo sugli eventi è un grande passo per liberarti delle colpe ingiuste che talvolta ti potresti addossare.

 

Ma c’è una cosa che puoi controllare: la tua reazione.

 

Puoi scegliere di rimanere fermo e rinunciare alla meta, o puoi scegliere di affrontare l’ostacolo, trovare un modo per aggirarlo e raggiungere l’obiettivo.
La forza sta tutta lì, una scelta semplice.

Nel difficilissimo periodo che l’Italia e tutti noi ci troviamo ad affrontare, tutte le distrazioni della folle e frenetica vita moderna vengono meno: ci riavviciniamo ogni giorno al nostro io, quasi obbligati dalla quarantena ad affrontarci, a coabitare con i nostri pensieri.

 

Ma se questa potesse essere una possibilità? Una chance?

 

Un vecchio libro ingiallito letto a metà, manubri ed attrezzi per la ginnastica impolverati, pennelli e acquerelli chiusi in un cassetto da troppo tempo.

 

Se fossero dei punti di partenza? Un nuovo inizio?

 

Questo è uno dei massi più grandi che il destino ci abbia posto sulla strada fino ad oggi, ma nessuno ti obbliga a crogiolarti ancora nel torpore dell’indolenza, dell’inerzia e della pigrizia mentale.
Adesso che ci troviamo ogni giorno a percepire la caducità della vita, adesso che un microscopico nemico ha compromesso i gangli vitali di ogni comunità, è il tempo di ripartire da te, di svegliare la mente e darti una nuova possibilità. Adesso è il momento di comprendere cosa realmente conta, combattere per i sogni, gli obiettivi, ritrovare l’equilibrio che la vita moderna tende a sottrarti.

È tempo di disseppellire la tua forza e rinascere
, e in questo viaggio non sei solo: potresti riallacciare più saldamente rapporti umani indeboliti dalla routine, riscoprire nuovi modi d’amare, di lavorare, di allenarti, di comunicare. Con gli altri è più facile.

È il momento di imparare a scegliere e permettere alle tue scelte di divenire chance, e alle tue chance dare l’opportunità di diventare definitivamente abitudini nuove.

Puoi trasformare il circolo vizioso in virtuoso.

Sta a te decidere come reagire.

 

Stefano Pigolotti

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