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Self talk, te la insegna uno sport coach

Essere in grado di gestire le emozioni, positive o negative che siano, rappresenta una preziosa risorsa con cui affrontare le sfide quotidiane che la vita ci pone davanti.

Le emozioni influenzano i nostri pensieri; i pensieri influenzano il nostro modo di comportarci. Ecco perché è fondamentale imparare a padroneggiare le emozioni, ovvero utilizzarle come strumenti attraverso cui agire con piena consapevolezza, senza lasciarsi travolgere e sopraffare.

Dopo anni di esperienza come mental coach, ho deciso di introdurre nel mio training di preparazione mentale una tecnica particolare: il Self Talk.

Letteralmente “parlare con se stessi”, il Self Talk consiste nel dialogare con il proprio io interiore focalizzandosi esclusivamente sui propri punti di forza e sui propri aspetti positivi, attraverso semplici affermazioni di incoraggiamento, frasi motivazionali da ripetere ad alta voce o nella propria mente.

 

Il Self Talk secondo Stefano Pigolotti

Durante la mia carriera sia come imprenditore che come sport coach, ho potuto constatare quanto il Self Talk sia utile nella gestione delle emozioni: mettendo in luce i pensieri positivi a discapito di quelli disfunzionali – ovvero quelli che compromettono il raggiungimento degli obiettivi -, il dialogo interiore ci permette di rimanere concentrati, fidarci delle nostre potenzialità e indirizzarci verso il comportamento desiderato.

 

Lavorando con i piloti di Moto3, come sport coach, ho avuto la possibilità di addentrarmi nel mondo dello sport e scoprire che la mente degli atleti, prima di una prestazione, si riempie di pensieri – spesso negativi – che compromettono l’esito della gara. In casi come questo, il Self Talk può risultare di grande aiuto: attraverso un dialogo motivazionale rivolto a se stesso, l’atleta elimina qualsiasi pensiero negativo che potrebbe allontanarlo dal raggiungere i suoi obiettivi, abbassargli la soglia d’attenzione e focalizzarlo su stimoli distraenti.

 

Come insegno il Self Talk ai piloti di Moto3

Abbiamo dunque capito che l’uso del dialogo interno – in ambito sportivo – è un elemento chiave per una prestazione di successo. Attraverso il racconto della mia esperienza con i piloti di Moto3, voglio darti l’occasione di comprendere e acquisire le nozioni di base del Self Talk, tecnica con cui ottenere buoni risultati e superare sfide importanti. Stefano Pigolotti è qui per te.

Per prima cosa, ho insegnato loro a formulare frasi brevi e di incoraggiamento, come “posso farcela”, “mi sento preparato”, “sono rilassato”. Queste sembrano efficaci e apportano i migliori benefici quando si tratta di compiti caratterizzati da precisione e tecnica.

Sono poi passato a quello che può essere considerato il fulcro del Self Talk: le affermazioni.

È necessario eliminare le frasi negative – che iniziano con la parola “non” – in quanto disfunzionali: oltre ad aumentare i livelli di ansia, le negazioni sono in grado di alimentare sentimenti di inadeguatezza e di incapacità che, a loro volta, compromettono le prestazioni sportive. Attraverso il dialogo interiore, l’attenzione viene totalmente rivolta verso l’obiettivo finale: l’uso di frasi positive, brevi e motivanti promuovono la concentrazione e lo sviluppo di emozioni positive nell’atleta.

L’ultima pillola che ho voluto insegnare ai piloti di Moto3 riguarda la regolarità con cui i dialoghi interiori devono essere fatti. Per essere efficiente, il Self Talk deve essere utilizzato quotidianamente, prima o durante la prestazione: parlare con se stessi, infatti, può diventare una risorsa personale solo se rientra a far parte dei rituali quotidiani dell’atleta.

A questo punto ti starai chiedendo: qual è il fine ultimo del Self Talk? L’autocontrollo: esercitandoti con dialoghi interiori incoraggianti e motivazionali, riuscirai a non farti travolgere dalle emozioni negative che – come abbiamo visto – influenzano le tue azioni e prestazioni; imparerai a contare sulle tue forze; supererai gli ostacoli che si mettono in mezzo tra te e ciò che vorresti essere.

Parola di Stefano Pigolotti.

 

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