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Come stabilire le priorità

Il tempo sembra correre a due velocità differenti: quella reale e quella percepita. A noi, in sostanza, non basta mai.

Non basta mai perché abbiamo sempre moltissime cose da fare.

Non basta mai perché ne sprechiamo tanto.

Non basta mai perché non riusciamo ad organizzarci.

Che il tempo a nostra disposizione ogni giorno sia davvero insufficiente per fare tutto è anche vero, non è solo una sensazione. È vero se abbiamo una lista interminabile di impegni e programmi e magari ci facciamo pure fagocitare da qualsiasi contingenza.

 

La cattiva relazione con il tempo lascia parecchi progetti incompiuti e genera stress.

 

Proprio per questo facilmente nella sfera professionale si parla di time management ovvero di gestione del tempo quindi di quel processo che porta a pianificare quanto dedicare a specifiche attività, per aumentare l’efficacia, l’efficienza e la produttività. 

Tutto ciò si può imparare e allenare.

 

Il nodo cruciale da sciogliere resta comunque il focus sulle priorità.

 

Forse conoscete la nota frase di Eisenhower «ciò che è importante raramente è urgente e ciò che è urgente è raramente importante» e il grande contributo di Stephen Covey che ci porta a classificare le nostre attività in:

  • importanti e urgenti
  • importanti e non urgenti
  • non importanti e urgenti
  • non importanti e non urgenti

 

Solo le prime vanno eseguite subito. Le seconde possono essere pianificate, le terze possibilmente delegate, le quarte stralciate dalla lista degli assilli.

Al di là dei metodi, ciò che è essenziale cogliere è che riuscire a stabilire le priorità incide positivamente sulla vita intera, non solo sugli aspetti lavorativi. Vuol dire allinearsi ai propri obiettivi e valori.

Invece di perderci o affogare nel bombardamento quotidiano di stimoli, prendiamo il controllo e ci collochiamo al centro.

Non possiamo raggiungere tutto, accontentare tutti, risolvere tutto.

E dobbiamo comprenderlo e accettarlo.

Solo così possiamo riappacificarci con noi stessi e placare l’ansia di arrivare ovunque.

Questo implica abituarsi a minimizzare quello che non merita tanta nostra attenzione e apprensione e mettere invece sotto i riflettori ciò che per noi conta davvero.

Dobbiamo imparare a lasciare andare ciò che rallenta e offusca le nostre priorità, a snellire e semplificare ciò che possiamo sbrigare senza troppa tensione o con l’aiuto di qualcuno o diluendolo nel tempo libero.

Dobbiamo rubare un po’ di tempo alla nostra agenda per riflettere e tenere ben in mente i nostri scopi.

 

Ecco, le priorità si misurano in base ai nostri scopi, a ciò che ci prefiggiamo, a ciò che ci sta a cuore.

La nostra crescita personale, le nostre abilità, le possibilità di realizzare i nostri sogni, dipendono in larga misura da quanto loro ci dedichiamo.

Le energie che disperdiamo in mille rivoli ci allontanano dalle nostre priorità.

Allora stabilire delle priorità implica una decisione, una scelta forte e chiara che traccia la nostra strada: spetta a noi stabilire che cosa vogliamo fare della nostra vita e nella nostra vita.

Questa è la direzione, questa è l’ispirazione per una to do list coerente a quello che siamo e ai nostri obiettivi.

 

Stefano Pigolotti

 

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