Il mondo è pieno di gente sola che ha paura a fare il primo passo (dal film Green Book)
Se hai paura a fare il primo passo probabilmente sei in buona compagnia. Il mondo è pieno di attese, di rinvii, di timori.
La paura di fare il primo passo ci coglie nella vita e sul lavoro. In amicizia, in amore, in affari. Guardinghi e spaventati, preferiamo aspettare che siano gli altri a muoversi. Talvolta giustifichiamo la resistenza con la timidezza, con la prudenza, con la tattica. Ma in fondo sappiamo che il più delle volte non facciamo il primo passo perché siamo paralizzati dalla paura. Una paura che è alimentata da pregiudizi, da condizionamenti, da insicurezze.
Prendere l’iniziativa ci espone e questo ci fa vacillare.
Ci espone al giudizio, ci espone alla possibilità di un rifiuto. In taluni casi l’avvertiamo come una debolezza, qualcosa che ci mette in una posizione di inferiorità.
In verità, pensaci, proprio l’apertura, l’audacia, l’intraprendenza, presentano la nostra forza.
Quando riusciamo a superare la nostra diffidenza, la nostra tensione, la nostra indecisione, mostriamo una personalità risolta e risoluta.
Del resto la magnifica frase di Green Book mette il dito nella solitudine. Se escludiamo tutto ciò che non conosciamo restiamo in gabbia. Tutto il resto, fuori, va avanti senza di noi. E in ciò affoga spesso la nostra solitudine.
In effetti questo terrore di fallire o di non essere corrisposti o di prestare il fianco alla forza altrui finisce per isolarci, per negarci opportunità, per farci perdere grandi momenti.
Cosa può succederti se fai il primo passo e ciò non risulta gradito o non porta gli effetti che desideravi?
Niente di negativo e di grave. Hai delle risposte, conosci esattamente la situazione, non puoi rimproverarti di non averci provato.
Fare il primo passo può spalancarti molte porte. Intanto l’eventuale piacere altrui e poi una sensazione di libertà, di autodeterminazione, di fiducia in te stesso. Questo forse è il punto. La paura nasce da una scarsa autostima: siamo portati a dubitare di noi se il primo passo non va a buon fine.
O, addirittura, siamo pervasi dall’insana idea che il nostro potere stia proprio nell’attesa che siano gli altri ad avvicinarci, a farci una proposta, a porgerci la mano.
Perdi solo tutte le volte che non ti riconosci la chance di un tentativo. Il primo passo è spirito di iniziativa. Può essere rischioso ma accettare il rischio è il vero elemento distintivo!
Del resto il primo passo è decisivo anche nei tuoi confronti. Se vuoi migliorare, se desideri davvero un cambiamento, se ti interessa un obiettivo, sei chiamato ad agire. Non puoi aspettare che i sogni si realizzino se non metti in moto le condizioni perché ciò accada.
Per vincere le tue barriere mentali inizia da passi piccoli. Metti alla prova la piacevole sensazione di autoefficacia che ne deriva. È un elemento essenziale, per la tua crescita.
Il primo passo ti toglie dall’angolo: solo il viaggio ti consente di apprendere, conoscere, incontrare.
Il più delle volte infatti sono proprio i passi che facciamo a sgombrare il campo da una serie di ostacoli immaginari e reali. Ci consegnano a una nuova dimensione di noi, degli altri, delle cose.
Stefano Pigolotti